Miti e leggende

Le Sette Sorelle delle Pleiadi

Per millenni le Sette sorelle rappresentate nella costellazione delle Pleiadi hanno affascinato il mondo intero. Sono state fonte di leggende e miti per tutte le culture del pianeta che ne hanno trasposto la storia nell’arte, nella musica, nella poesia e nell’architettura.

Le Pleiadi sono tra le prime stelle a essere menzionate in letteratura: ve n’è traccia negli annali cinesi del 2350 a.C., nel poema di Esiodo del 1000 a.C. e nell’Iliade e nell’Odissea di Omero per quanto riguarda la cultura europea.

I marinai e i contadini di ogni popolo hanno sempre fatto riferimento a questa costellazione per la navigazione e per i raccolti.

La saga Le sette sorelle si basa sulla mitologia greca, ma nel mondo le leggende che riguardano la costellazione sono numerose.

Mitologia greca

Le Pleiadi erano sette sorelle: Maia, Alcione, Asterope, Celeno, Taigete, Elettra e Merope. Figlie di Atlante, il titano a cui Zeus aveva affidato il compito di sostenere la Terra, e di Pleione, la dea protettrice dei marinai.

In seguito a un fortuito incontro con Orione, le Pleiadi e la loro madre diventano preda del cacciatore. Per proteggerle dagli assillanti assalti amorosi di lui, Zeus le tramuta in colombe e le libera in cielo. Si dice anche che Zeus fosse il padre di tre delle sorelle.

Le Sette sorelle sono spesso associate a figure marine per questo simboleggiano i mari, le acque, i fiumi, la pioggia e il gelo. Conosciute anche con il nome di Oceanidi, alcune fonti rivelano che il loro nome derivi dall’antico termine greco plein, ossia navigare.

Maia – è la maggiore delle sorelle nota per la sua straordinaria bellezza e per la sua vita solitaria. Nonostante fosse molto bella, era una donna timida e riservata che prediligeva la solitudine e viveva da sola in una caverna. Il suo nome significa “madre” in latino, ma racchiude anche il significato di “fecondità”, perciò i Romani la consideravano la dea della primavera da cui deriva il nome del mese di maggio.

Alcyone (Ally) – è la seconda delle sorelle, ma è conosciuta per essere la più forte. Durante i giorni di Alcione, quando il mondo era pervaso di gioia, prosperità e quiete, lei vegliava sul Mar Mediterraneo rendendolo sicuro per i marinai. Sposata con Ceice, re della Tessaglia, i due ingannarono Zeus ed Era, facendosi passare per loro. Zeus per vendicarsi, aspettò che i due si separassero, per scatenare una tempesta che affondò la nave di Ceice che morì affogato.

Asterope (Stella) – è il nome greco per “stella” e viene rappresentata, nella tradizione, come la più debole delle sorelle proprio a causa della sua ridotta luminosità. Fu la madre di Enomao, figlio di Ares, dio della guerra. In altre versioni del mito invece è la moglie dello stesso Enomao da cui ebbe quattro bambini.

Celeno (Ce-Ce) – significa “melone” o “scuro”. Proprio come Asterope, la sua luminosità è ridotta, rispetto alle altre, perché si narra sia stata colpita dal fulmine di Theo. Ebbe numerosi figli: Lico (il lupo) e Chimera (in parte leone, drago e capra) da Prometeo; nonché Lico e Nicteo da Poseidone, dio del mare.

Taigete (Tiggy) – la mitologia vuole che vivesse in solitudine tra le montagne come la sorella Maia. Artemide, il suo amato, la tramutò in colomba così da sfuggire all’amore che Zeus nutriva nei suoi confronti. Anche Ercole provò a sedurla.

Elettra – nota per essere la terza stella più brillante della costellazione, ebbe quattro figli tra cui Dardano, fondatore della città di Troia. In alcune storie si narra che Elettra fosse la “Pleiade perduta”, poiché scomparve in seguito alla caduta di Troia e alla morte del figlio.

Merope (la sorella perduta) – fu l’ultima stella a essere mappata dagli astronomi perché invisibile a occhio nudo. Tra le più belle della costellazione, è soprannominata la “stella perduta” per aver nascosto il volto dalla vergogna di essere sposata a un mortale, Sisifo. Altri dicono che si vergognasse perché Sisifo era un criminale, la cui pena era spingere un pesante masso in cima a una vetta che poi rotolava sempre giù. La somiglianza con il padre di Merope, Atlante, che doveva sopportare sulle spalle il peso del mondo, è molto chiara.

Nativi americani

In Wyoming si staglia Mateo Tipi o la Torre del Diavolo, una conformazione rocciosa alta 366m.
La leggenda narra che mentre la tribù Kiowa stava migrando a sud per l’inverno, si accampò presso un fiume dove c’erano molti orsi. Un giorno, sette giovani donne stavano giocando lungo il fiume quando alcuni orsi le attaccarono. Terrorizzate le ragazze scalarono una roccia e chiesero protezione al Grande Spirito. Quest’ultimo, uditi i pianti delle giovani, trasformò la roccia in un monte scosceso impedendo così agli orsi di raggiungerle. Tuttavia gli animali cercarono di arrampicarsi lasciando il segno dei loro artigli nella roccia e, rendendo la conformazione sempre più elevata, proiettarono le sette ragazze fino alle stelle.

Gli indiani Mono dell’ovest credevano che le Pleiadi fossero delle spose che a causa della loro golosità per le cipolle erano state cacciate da casa dai mariti. Una volta soli questi si pentirono di averle allontanate e si misero a cercarle invano. Avevano vagato per i cieli ed erano diventati stelle.

Presso le tribù Blackfoot nell’Alberta e in Montana, le Pleiadi erano conosciute come gli “Orfani”. Un gruppo di bambini orfani che fu cacciato dalla tribù e venne accolto da un branco di lupi. Rattristati dalla loro vita solitaria, chiesero al Grande Spirito di poter giocare insieme nel cielo. Ogni notte, in ricordo della crudeltà nei loro confronti, la tribù fu condannata a udire l’ululato dei lupi che piangevano per i loro amici perduti.

Leggende aborigene

Presso le tribù aborigene del nord le Sette sorelle sono chiamate “spiriti dell’acqua Yunggarmurra” e sono le detentrici della bellezza nonché dell’amore. Dunia, il loro padre, era stato trasformato in coccodrillo per frenare i comportamenti incestuosi nei confronti delle figlie.

Gli aborigeni ritengono che le stelle indossino un “mantello” di cristallo che le fa risplendere in cielo.

Leggenda Hindu

In India le Pleiadi sono chiamate “Krittika” e sono le mogli di sette uomini saggi, i “Sette Rishi” o “Sette Veggenti”. Le Pleiadi erano anche rappresentate come le sei madri del dio della guerra Murugan, solitamente raffigurato con sei teste.

Le sei sorelle del Giappone

In Giappone le Sette sorelle sono conosciute con il termine “Subaru”, che in giapponese significa “unito” e “unità”. Quando la casa automobilistica omonima scelse il nome Subaru, decise di riprodurre nel suo logo solo sei delle sette stelle perché queste sono le sole a essere effettivamente visibili a occhio nudo.